[RECENSIONE] Pokemon Giallo

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  1. Francesco_Rm_82
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    -Cenni storici-

    Nel 1998/99 la “Pokémania” era ormai dilagata a livello mondiale ”divorando” letteralmente non solo la propria patria nipponica, ma anche il continente americano e quello europeo. Tale successo era sostenuto da una robusta campagna di merchandising,oltre alla notorietà della serie animata che (per la gioia dei suoi fans e l’orrore dei suoi detrattori) dominava incontrastata i palinsesti televisivi pomeridiani e serali.
    Riflettendo sull’abnorme popolarità dell’anime e la necessità di “guadagnare tempo” per sviluppare i titoli di seconda generazione (Gold&Silver), la Gamefreak decise di venire incontro ai fans della serie animata, e a pubblicare quella che sarebbe stata la prima delle “versioni espansione” della serie Pokémon: la “Yellow version”, detta anche “Special Pikachu Edition”.
    La Yellow version fu rilasciata in Giappone nel settembre 1998, seguita a ruota dalla uscita americana in ottobre e dalle più tarde release australiana ed europea (2000).
    La versione gialla ottenne un ottimo successo di pubblico (sebbene minore rispetto ai precedenti titoli) pur venendo considerata dalla maggior parte dei fans un semplice “aperitivo” in vista dei veri sequels della seconda e generazione e, da parte dei più maligni, una astuta mossa commerciale per sfruttare il successo fuori-scala dell’anime.
    La Yellow Version rimarrà pressoché l’unico caso di una influenza così stretta della serie animata sul mezzo videoludico: negli anni successivi, difatti, il videogame tornerà a seguire un suo sviluppo indipendente e distaccato dalle vicende della serie animata le quali, invece, continueranno ad ispirarsi a quelle del videogioco.

    -Caratteristiche tecniche-

    Come versione “espansione”, la gialla sfrutta il medesimo motore grafico e di gioco dei precedenti titoli (Red/Green/Blue) su cui è basata, pertanto non vi sono in Yellow modifiche rilevanti nell’aspetto visivo, sonoro e di gameplay, fatta eccezione per l’aggiunta della compatibilità con il Game Boy Color (la consolle successore del classico Game Boy dotata di uno schermo a colori prodotto dalla Sharp) che consente di visualizzarev,per la prima volta a colori, il mondo di gioco.
    Un’altra aggiunta particolarmente gradita (soprattutto ai fans occidentali memori degli sprites di pessima qualità delle loro versioni), consiste nella revisione completa degli sprites dei 151 Pokémon, resi finalmente simili agli artworks originali di Ken Sugimori.

    -Trama-

    Pur ispirandosi alla serie animata, la trama di giallo in realtà non si discosta molto da quella delle versioni rossa -verde e blu. Il protagonista resta sempre Satoshi che parte da Masara Town (Pallet) con l’obbiettivo di divenire maestro di Pokémon e in perenne contrasto con il rivale Shigeru. Durante la sua avventura affronterà numerosi allenatori, i capipalestra, il Team Rocket di Giovanni fino a giungere alla sfida finale con la lega e il rivale di sempre.
    Come ogni “versione espansione”, la versione gialla è caratterizzata da contenuti inediti che la differenziano dalle “versioni base”.

    -Pikachu: un ratto….ehm….topo elettrico per amico-

    La presenza del topo elettrico sulla copertina del gioco e la dicitura “Special Pikachu Edition” non a caso fa intuire che il Pokémon divenuto (per la gioia di alcuni e il fastidio di altri) la mascotte della serie è destinato a giocare nella versione gialla una parte importante. Ricalcando lo strettissimo rapporto (quasi Freudiano) tra il protagonista dell’anime Ash Ketchum e il topo elettrico, Pikachu sarà infatti il primo Pokémon affidato da Oak al protagonista come starter al posto del classico trio Charmander-Squirtle-Bulbasaur, e sarà con lui che il giocatore affronterà la prima sfida col rivale che partirà invece con Eevee (aaaah spupazzoooo!! Ops scusate…è che davanti a un Eevee non resisto n.d.a). A differenza di ogni altro Pokémon, Pikachu rifiuterà di essere rinchiuso in una sfera (facendo eccezione solo nel caso di KO) e apparirà invece come sprite alle spalle del giocatore seguendolo ovunque egli vada.
    Il protagonista potrà inoltre “parlare” al topo elettrico che comunicherà il suo stato d’animo influenzato da un rudimentale sistema di “amicizia”(un assaggio di tale meccanica che avrà maggiore spazio nei sequels della seconda generazione) e dal suo status (ferito, avvelenato… paralizzato… scazzato… ups… è uno status anche questo?). Seguendo l’esempio del topo elettrico dell’anime, inoltre, il Pikachu rifiuterà di evolversi tramite una pietra tuono costringendo l’allenatore a mantenerlo in forma base. L’Eevee del rivale sarà, invece, molto meno schizzinoso e si evolverà in una delle tre forme elementali (Vaporeon, Jolteon, Flareon) in base al comportamento del giocatore nelle prime fasi di gioco (se, ad esempio, il giocatore sconfigge il rivale nel laboratorio di Oak e sul percorso 22, l’Eevee diverrà un Jolteon, se eviterà lo scontro del percorso 22 un Vaporeon, e se sarà così nabbo da essere sconfitto nei due casi sopracitati, lo starter rivale si evolverà in Flareon).
    Altra peculiarità unica del topo elettrico della versione gialla sarà il suo verso, che, invece di essere il classico “cry a 8 bit” tipico delle versioni videogames, suonerà esattamente come nell’anime (pika pika pikachu e affini). Ciò rimarrà un unicum nella storia dei videogames della serie,e spesso additato come esempio dai fautori della sostituzione dei versi game boy con le controparti anime.

    -Gym Leaders-

    I gym leaders nella versione gialla rimangono pressoché gli stessi di quelli delle versioni red-green-blue: solo gli sprites di Brock e Misty vengono modificati per renderli più simili all’aspetto delle controparti anime e le loro squadre assieme a quelle di qualche altro capopalestra, sono mutate secondo l’esempio della serie animata.

    -Team Rocket: pronti ad essere pestati alla velocità della luce-

    Altra modifica ispirata alla serie animata riguardò il famigerato Team Rocket con l’apparizione dei famosi (in senso negativo…) Musashi e Miyamoto (Jessie e James. PS: il loro nome deriva dal grande samurai Musashi Miyamoto, mentre quello occidentale dal famoso bandito del west Jessie James). Il trio (anche se in realtà nel videogame Meowth appare solo come Pokémon e non nello sprite) apparirà dinanzi al giocatore nelle varie locazioni di “encounter” con il Team Rocket e lo sfiderà ad un incontro con un team modellato su quello dell’anime (koffing, ekans, Meowth).
    A differenza delle controparti anime, tuttavia, gli incontri con i due saranno limitati e dopo la sconfitta di Giovanni partiranno finalmente alla velocità della luce… definitivamente.

    -Modifiche al gameplay-

    La versione gialla, oltre ai contenuti ispirati a quelli dell’anime, ottenne alcune piccole modifiche, revisioni e migliorie al programma di gioco e al gameplay.
    Tali modifiche furono:
    -Gli scambi con gli NPC (personaggi non giocanti) furono modificati con altri Pokémon (ad esempio Farfetch’d, ottenibile solo tramite questo metodo in R/G/B, fu reso catturabile nell’erba alta).
    -Piccole modifiche al sistema di livellamento e alle mosse MT.
    -Nuove modalità di lotta in link divise per livello: Pika Cup(lv 15-20), Petit Cup(per Pokémon tra il lv. 15 e 20 e con un peso non superiore ai 19 chilogrammi),
    e Poké Cup (da lv.50 a 55).
    -L’eliminazione di alcuni “glitch” e bugs presenti nelle precedenti versioni. Il “glitch di Mew” che consente di catturare il 151esimo Pokémon permane.
    -La possibilità di collegarsi alla game-boy printer e di stampare le schede del Pokédex
    “La Game Boy Printer: periferica pressoché unica nel suo genere,consentiva di stampare elementi presenti nei titoli GB”

    -Surfing Pikachu: un minigame nascosto-

    Il surfing Pikachu fu un’altra delle peculiarità della versione gialla che inaugurò la tradizione dei “minigames” presenti anche in alcune delle versioni successive.
    Per sbloccare tale minigioco era necessario collegare la propria copia di giallo al titolo per Nintendo 64 “Pokémon Stadium” dopo averne completato ogni modalità di gioco al 100%. All’interno di Stadium era possibile far apprendere al proprio Pikachu l’MN03 (surf), quindi era necessario recarsi su una piccola casa in riva al mare sul percorso 19. Qui,dopo aver parlato con un pescatore che proponeva al giocatore di “fare surf”, era possibile sbloccare e giocare a un minigioco unico in cui il topo elettrico si esibiva in evoluzioni sulle onde per ottenere un punteggio sempre maggiore, che era poi possibile stampare anche su Game Boy Printer.
    “Pikachu dimostra la propria abilità di surfista: maggiori erano le giravolte che si era in grado di compiere e più alto saliva il punteggio.In basso l’indicatore dei “punti vita” indicante il tempo rimasto prima della fine del minigame”

    -Pokèmon Yellow Version: The Legacy-

    Seppur considerata una “piacevole diversione” prima della pubblicazione dei “veri sequels” Gold&Silver, la versione gialla fu particolarmente apprezzata dai fans ed ebbe una notevole influenza anche sul futuro stesso della serie. Dopo la Gialla, difatti, ogni generazione avrebbe continuato la tradizione di pubblicare una “versione espansione” modificata dei titoli base (Crystal, Emerald, Platinum) revisionata dagli errori ed arricchita da contenuti inediti aggiuntivi.
    Un’altra meccanica che fu particolarmente acclamata fu la presenza del topo elettrico che seguiva l’allenatore ed interagiva con lui; una caratteristica che si perse nei titoli successivi e venne reintrodotta (ampliata stavolta ad ogni specie di Pokémon) nei remakes dei titoli di seconda generazione Heart Gold&Soul Silver.
    Come già affermato all’inizio, la Yellow Version rimase l’unico caso in cui i mondi “parenti” ma diversi del videogame e dell’anime si toccheranno in maniera così diretta, prima di prendere ognuno la propria strada.
     
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