[Recensione]Ratchet & Clank: Armi di Distruzione[PS3]

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     imagePiattaforma:PS3
    Produttore: Sony Computer Entertainment
    Sviluppatore: Insomniac Games
    Distributore: Sony
    Genere: Platform/Sparatutto
    Età consigliata: 7+
    Supporto multiplayer: No
    Indirizzo internet di riferimento: Sito Ufficiale
    Data d'uscita: Disponibile 
      


    Se il marchio PlayStation da quando è nato ha avuto il successo che tutti conoscono, è grazie ad alcune saghe che grazie alla loro qualità hanno convito la gente a comprare le console made in Sony. Una di queste, nata su Playstation 2 dalle menti dei ragazzi di Insomniac Games, è senza ombra di dubbio la saga Ratchet e Clank. Il peloso Lombax (nome della razza a cui appartiene - ndr) Ratchet e il simpatico robottino Clank, grazie al loro carisma e all' immediatezza che caratterizza ogni loro comparsa, sono riusciti a diventare delle mascotte "sonare" come lo possono essere l'idraulico italiano Mario per Nintendo, l'instancabile soldato Master Chief per Microsoft o il velocissimo porcospino blu Sonic per l'ormai compianta, almeno per quanto riguarda il mercato hardware, Sega. E se Ratchet e Clank sono le mascotte delle console Sony non potevano non accompagnare il difficile inizio della nuova e potentissima console del colosso giapponese: Playstation 3. Gli sviluppatori di Insomniac Games, dopo aver cambiato momentaneamente rotta con lo sparattutto fantascientifico "Resistance: Fall of Man", sono ritornati ad occuparsi della serie che li rese famosi sfornando questo, diciamolo già da ora, ottimo episodio che risponde al nome di "Ratchet e Clank: Armi di distruzione".


    Salviamo la galassia (di nuovo)!

    La trama del nuovo capitolo dedicato al simpatico duo non è, a dir la verità, il massimo dell'originalità. Molti anni prima rispetto agli eventi narrati, i Lombax salvarano l' universo dalla bellicosa razza dei Cragmiti salvandone però solo uno. Quest'ultimo, venuto a sapere del passato della sua specie, decide di intrapendere una crociata contro i Lombax. Guarda caso, Ratchet è l' ultimo esponente di questa razza e quel mezzo psicopatico dell' imperatore Tachyon concentrerà i suoi sforzi proprio su di lui. Dopo aver completato il primo livello, già analizzato in fase di anteprima, che è poi una sorta di tutorial, inizia un lungo viaggio di pianeta in pianeta per l' universo con lo scopo di scoprire qual' è il cosidetto "segreto Lombax" con il quale gli antenati di Ratchet sconfissero i Cragmiti. Ma alla ricerca di quest' arma vi è anche l'ultimo esponente della razza Cragmite che farà di tutto per renderci la ricerca estremamente più difficile. Tachyon ha infatti stretto alleanze con molti popoli, i quali una volta che ci avranno avvistato attaccheranno senza alcuna pietà. Ed è proprio in questi momenti che il nostro protagonista dovrà dar sfogo a tutta la sua abilità combattiva sfoderando un arsenale che non ha nulla da invidiare agli episodi precedenti della serie. "Ratchet e Clank: Armi di Distruzione" infatti, è il classico seguito di un buon gioco. Non innova molto ma eleva al quadrato tutto ciò che c'era di buono nei precedenti capitoli eliminando o migliorando le cose che invence non funzionavano granchè bene. Gli sviluppatori si sono concentrati in modo particolare per offrire un gameplay divertente, facile da apprendere e non frustrante. Le armi a disposizioni di Ratchet sono veramente moltissime e si dividono in armi vere e proprie e dispositivi, acquistabili durante l' avventura presso due rivenditori differenti. Le prime spaziano dal più classico Combustore Magma (una pistola, per intenderci) ad altre ben più complesse: per citarne solo alcune di tutte quelle presenti nel gioco potremo usare il LanciaTornadi, le cui trombe d' aria sono dirigibili attraverso i sensori del SixAxis, che non si rivelano tuttavia precisissimi; i PlasmaBestia, delle creature gelatinose che una volta lanciate si scaglieranno contro il primo nemico di passaggio, utili nei casi in cui rimane poca energia e bisogna far fare il lavoro sporco a qualcun'altro; rimanendo in tema troviamo anche il nanosciamatore, un' arma che fa scagliare contro i nemici sciami di insetti nocivi, ottima per le situazioni in cui da soli è troppo dura cavarsela. I dispositivi invece sono presenti in numero minore rispetto alle armi e hanno effetti anche diversi dal solo "uccidi il nemico". Il Transphormer ad esempio, come si può capire dal nome, trasforma i nemici in innocui pinguini, mentre il Groovitroon è una psichedelica sfera da classica discoteca anni 70 che costringe i nemici a lanciarsi in sfrenati balli rendondoci molto più semplice la vita. Insomma, l' arsenale di "Armi di Distruzione" è ampio e vario e viene calibrato molto bene. Tutti i gingilli sopra descritti non saranno infatti disponibili sin dall' inizio del gioco ma andranno sbloccate man mano che i nemici diventeranno sempre più forti.


    Clank ci riprova.

    Come detto prima, i ragazzi di Insomniac Games si sono dati un bel da fare per migliorare la saga nelle parti in cui da sempre è un po' carente. E una di queste è quella che vede Clank impegnato ad affrontare livelli completamente dedicati a lui e senza la presenza del peloso amico. Nei passati capitoli della saga infatti, questi risultavano noiosi e comunque troppo sottotono rispetto al resto dell'avventura. Sia chiaro, non è che ora ci troviamo di fronte ad un capolavoro ma la situazione è nettamente migliorata. All'inizio dell' avventura Clank, in sogno, fa la conoscenza di alcune piccole creaturine che lo chiamano "padrone": gli Zoni. La trama non rivela molto su di loro (segno che molto probabilmente la storia che li riguarda verrà ripresa nel seguito di "Armi di Distruzione") ma nei livelli in cui li dovremo contrallare per mezzo di Clank i loro poteri ci torneranno utili in molte situazioni. Fra gli altri spiccano quello di rallentare il tempo, la levitazione e la manipolazione, che permette di riparare oggetti o aprire porte per mezzo di interruttori. Sono proprio questi poteri a rendere degni di nota i livelli con Clank protagonista che però, ancora una volta, non ce la fanno proprio a reggere il confronto con il resto del gioco.
    Ma gli sviluppatori hanno migliorato anche qualcos' altro? Pare proprio di sì! I puzzle game, ad esempio sono stati nettamente megliorati rispetto ai vecchi episodi. Ne è l' esempio più lampante quello del divertente giochino di "decriptazione": una scarica elettrica si muove attraverso un percorso formato da una striscia metallica che non è però continuo. Tramite i sensori del SixAxis sarà nostro compito muovere una pallina magnetica per creare dei "ponti" fra i pezzi di metallo staccati e permettere alla scarica elettrica di giungere a destinazione. L' unico problema sono appunto i sensori del controller della console Sony che risultano scomodi e a tratti imprecisi. Ma se proprio non riuscirete a farcela muovendo il joypad, dopo alcuni tentativi, vi verrà proposto di passare al più classico e preciso sistema di controllo con la levetta analogica sinistra. In generale, infatti, sono proprio i succitati sensori a rappresentare il pelo nell'uovo di questa nuova avventura made in Insomniac. Come esclusiva PS3 infatti, "Ratchet e Clank: Armi di Distruzione" non poteva non implementarli, ma dal risultato si capisce che sono stati inseriti all'ultimo minuto. Se in fase di anteprima ne avevamo parlato bene era per l' estrema facilità della sfida proposta. Più avanti nel gioco però, tutto diventerà ovviamente più difficile: passare dai sensori alla levetta sarà, per qualcuno prima, per altri poi, inevitabile.


    Quando la PS3 mostra i muscoli!

    Se c' è una cosa che tutti si aspettano ogni qual volta esca una nuova console sul mercato, è di trovarsi di fronte a qualcosa di, tecnologicamente parlando, pazzesco. Sony non ha, come sempre, tradito le aspettative nemmeno col nuovo modello di Playstation, ma, come le generazione passate ci hanno mostrato, siamo ben lontani dal vedere ciò di cui è veramente capace questo nuovo gioiellino. C'è da dire, però, che grazie al supporto dell'alta definizione e della potenza in più, già da ora ci sono titoli che fanno cadere la mascella. Fra questi troviamo anche l'ultima avventura della strana coppia che, ad oggi, è uno dei titoli più impressionanti, dal punto di vista grafico, usciti su PS3, secondo forse solamente a "Call of Duty 4". Il primo impatto è qualcosa di straordinario: la città di Cobalia (sede del primo livello) è splendidamente vasta, colorata e animata. Il livello dei particolari è altissimo e la profondità immensa. Ci si trova in un città viva, animata da un ottimo motore che gira a 60 fps costanti, una vera goduria per gli occhi. Anche gli altri livelli non deludono e,anzi, aumentano ancora la qualità. Motivo di gran vanto per quest' episodio è la scelta dei colori, mai così vivi e intensi. Insomma, praticamente perfetto.
    Anche per quanto riguarda il sonoro siamo su ottimi livelli. Le musiche, rigorosamente originali, sono ottime e immergono nel gioco mentre i filmati sono doppiati in un ottimo italiano. La scelta dei doppiatori è stata poi ottima, in particolare per quel che riguarda l' imperatore Cragmite Tachyon e alcuni personaggi secondari. Tutto ottimo, ma se proprio dobbiamo trovare un difetto alla realizzazione tecnica del gioco possiamo dire che capita, anche se abbastanza raramente, di trovare nemici che restano fermi a fissare il vuoto, incapaci di muoversi per non si sa quale arcana ragione.


    Ma l' avventura quanto dura?

    Con gli attuali prezzi dei videogiochi, aspettarsi qualcosa in più dalla longevità è più che lecito. E' capitato spesso, vedi il caso di Haevenly Sword, di trovare titoli discreti ma caratterizzati negativamente da una durata ridicola. "Ratchet and Clank: Armi di Distruzione" è una buona eccezione alla regola. Non ci troviamo di fronte a qualcosa dalle proporzioni di Oblivion ma per un' aventura così è più che accettabile. Il gioco sarà in grado di rubarvi un bel po' di tempo fra la storia principale e alcuni obbiettivi secondari, come quello del trovare i "bolt d' oro" che sbloccano nuovi personaggi giocabili. Inoltre i livelli sono abbastanza estesi e limitarsi al solo svolgere i compiti assegnati per andare avanti sarebbe un' offesa all' impegno che gli sviluppatori hanno impiegato per realizzarli. Inoltre, come i fan della serie sapranno, anche in questo capitolo una volta finita la storia principale si sblocca la modalità "sfida" che permette di reiniziare da capo il gioco con tutte le armi e un livello di difficoltà maggiore; inoltre, nella modalità sfida, si potranno sbloccare le armi "omega", identiche a quelle già conosciute, ma più potenti, o una nuova armatura e dispositivi arricchiti.
    Delude un po' invece, la scelta di non inserire nel gioco una modalità online che, se ben realizzata, poteva trasportare i frenetici scontri della modalità offline anche in rete garantendo divertimento e molte ore in più di gioco. In ogni caso, per questa volta ci possiamo accontentare.

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    Conclusione.

    Non c'è più nient' altro da dire. "Ratchet e Clank: Armi di Distruzione" porta sulla nuova console casalinga di Sony le classiche, divertentissime avventure dello strano duo formato da Ratchet e Clank. Il gameplay senza novità di rilievo (ben lontano comunque dalle continue sparatorie di Gladiator), ma collaudato ampiamente, diverte moltissimo e la realizzazione tecnica del gioco è quasi perfetta. Grazie a queste caratteristiche e a una buona trama ricca di colpi di scena il gioco si dimostra ottimo. Se siete fan della serie non vi deluderà; se invece questa sarebbe la vostra prima avventura in compagnia di Ratchet e Clank allora, non ve ne staccherete più. Assolutamente da avere.


     
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