[RECENSIONE] Pokemon Blu

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  1. Francesco_Rm_82
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    Quando avrete finito di leggere questo articolo non sarete più larvette buone a nulla. Sarete veri allenatori di mostri. Parleremo oggi della leggendaria coppia di titoli per Game Boy che negli ultimi anni ‘90 diedero il via a un vero e proprio fenomeno culturale di massa, esteso da allora all’intero pianeta Terra. Trattasi dei celeberrimi Pokèmon Versione Rossa e Pokèmon Versione Blu, nati dalla geniale mente di Satoshi Tajiri e da allora entrati a far parte dell’immaginario collettivo come poco altro è riuscito a fare negli ultimi anni. Gameplay, comparto tecnico, longevità e qualità generale ai massimi livelli. Compratevi un cappello rosso, e quando lo avrete ben saldo in testa iniziate pure a leggere questo articolo.

    TITOLO ORIGINALE: Poketto Monsuta Aka (rosso)/Poketto Monsuta Ao (blu)
    GENERE: RPG, Strategia
    ANNO: 1996-1999
    CASA DI SVILUPPO: Game Freak
    PUBBLICATO DA: Nintendo
    PIATTAFORMA: Game Boy
    SUPPORTO: Cartuccia
    Il SUO SEGUITO E’: Pokèmon: Versione Gialla

    Allora, buoni a nulla che non siete altro, aprite bene le orecchie, perchè farò adesso di voi dei veri maestri di pokèmon! Partiamo dalle basi. I pokèmon sono dei mostriciattoli che girano liberi in ogni zolla erbosa, specchio d’acqua o caverna esistenti in questo mondo. Quelli come voi, gli allenatori di pokèmon, catturano questi mostri e li fanno lottare contro altri pokèmon. Ebbene, la vostra missione è diventare campioni di pokèmon, ovvero i più forti allenatori del mondo. E’ chiaro? E allora alzatevi da quella lurida sedia e andate a farvi consegnare il vostro primo, schifoso mostro dal professor Oak, che tanto li dà via come fossero noccioline. Ecco, scegliete quella lucertola con la coda in fiamme.

    Bene, ora che avete ottenuto quel che vi serve per partire per il vostro viaggio, non fate le pappemolle e mettete piede nei primi cespugli erbosi, così da scovare qualche Rattata o qualche debolissimo Pidgey. Ogni pokèmon selvatico è dotato di un certo livello, che sta ad indicarne la forza: in genere un pokèmon di livello alto è più potente, ma non è detto che esca vincitore da un incontro contro un mostro più debole. Ogni pokèmon infatti è anche dotato di un attributo elementale, chiamato “tipo” che gli permette di sferrare attacchi di fuoco, acqua, erba e via dicendo: i tipi sono ben quindici e l’effetto dell’uno sugli altri varia in modo consistente, così da creare una fitta rete tattica. Per farla breve, cervelli bacati che altro non siete, l’acqua è molto efficace sul fuoco, come il fuoco è devastante sull’erba, l’erba sulla roccia e via dicendo. Avete steso abbastanza mostriciattoli perdenti?

    “Compratevi un cappello rosso, e quando lo avrete ben saldo in testa iniziate pure a leggere questo articolo.”

    Allora guardate come i vostri Charmander salgono di livello: un pokèmon riceve una certa esperienza ogni volta che vince un incontro e quando ne accumula abbastanza sale al livello successivo. Ora il vostro pokèmon è passato dal livello 5 al livello 6 e potete apprezzare aumenti nelle prestazioni d’attacco, difesa e compagnia cantando. Purtroppo però, Charmander non reggerà determinati avversari… Avete perciò bisogno di catturare nuovi pokèmon! A questo fine, potete comprare qualche pokè ball nel negozio all’angolo. Cosa sono queste ball di cui parlo? Semplicemente, si tratta del luogo angusto, buio e freddo nel quale stiperete le vostre nuove macchine da guerra. Vi faccio vedere come si fa, provocando un Rattata a caso. Indebolite il malcapitato con qualche attacco, avendo cura di non spedirlo all’altro mondo, e se vi riesce, storditelo anche con qualche attacco soporifero o paralizzante. A questo punto lanciategli contro questa sfera pokè e ,se tutto va per il meglio, avrete arruolato un Rattata tra le vostre fila. Possiamo anche dargli un soprannome, ottimo. Rattata, da adesso in poi tu sarai Bobo. Guardate la mia cintura: ci tengo agganciate due ball… quella di Charmander e quella di Bobo. Ognuno di voi allenatori può portare con sè un massimo di sei pokèmon, quindi cercate di costruire, durante il vostro viaggio, una squadra capace di contrastare ogni tipo di offensiva. Offensiva che spesso e volentieri vi verrà avanzata da pokèmon appartenenti ad altri allenatori che incrocerete lungo il vostro cammino. Vincere una sfida contro un allenatore di pokèmon non regala solo esperienza, ma anche un bel po’ di soldi, quindi se volete portare a casa la pagnotta non siate codardi e date filo da torcere a quei buoni a nulla! Bene, se è tutto chiaro, vi mostro una cosa molto interessante.

    Ho fatto vincere a Bobo una bel po’ di battaglie, e il suo livello è salito di molto… Non bagnate i pantaloni, patetici molluschi, i raggi di luce che Rattata emette sono del tutto normali: si è appena evoluto in Raticate. La maggior parte dei pokèmon mutano forma e migliorano le proprie statistiche quando raggiungono determinati livelli di esperienza. Alcuni pokèmon si evolvono anche due volte, altri nessuna. In ogni caso, è giunta per voi l’ora di sfidare il primo capopalestra, ovvero quel perdente di Brock. I capipalestra sono degli allenatori di pokèmon più forti della norma, che detengono il trono di maestri nel proprio campo elementale. Tranne Brock, il quale non possiede ragion d’essere. Quando Bobo avrà distrutto i suoi patetici pokèmon roccia, il maestro elementale, costernato, vi premierà con la medaglia della sua palestra: in questo caso la medaglia sasso. Vostro obiettivo come aspiranti maestri di pokèmon è vincere in battaglia tutte le medaglie della regione di Kanto, così da poter accedere alla Lega Pokèmon. I riconoscimenti sono otto in tutto ma ci sarà da sudare per poterli ostentare in pubblico, quindi basta sognare e continuiamo l’addestramento.

    Guardate questo aggeggio rosso che stringo nella mano. Si chiama pokèdex ed è un dispositivo atto all’archiviazione dei dati su ogni pokèmon che catturerete. Stando a quanto ho capito, quel vegliardo di Oak vuole che voi lo completiate… Beh, buona fortuna, i pokèmon sono centocinquantuno e sono sparsi negli angoli più distanti e remoti dell’intera regione: raccogliere tutti i dati vi porterà via settimane, forse mesi. Che vi serva come passatempo per rilassarvi durante la raccolta delle otto medaglie, perchè a quel punto arriverà la sfida più grande della vostra avventura: sconfiggere il campione della lega Pokèmon e prenderne ufficialmente il posto. In soldoni, questo è quel che dovete sapere per lottare in modo quasi sufficiente. Quando invece vi sentirete più esperti, potrete confrontarvi coi vostri amici utilizzando un apposito cavo Game Link, il quale vi permetterà di scambiarvi tutti i pokèmon che volete o addirittura di portare a confronto fisico le vostre misere squadre! Se tutto questo non è ancora abbastanza per voi, considerate che la vostra esperienza sarà dipinta in una veste grafica curata e solida, e piacevolissimi motivetti accompagneranno ogni vostra impresa. Inoltre, nonostante io sia stato un po’ burbero con voi, sappiate che l’avventura per diventare campioni di pokèmon è tra le più accessibili e appassionanti in assoluto e chiunque può avvicinarcisi senza timore. Il problema è che difficilmente chi ci si avvicina se ne allontana. Gameplay, comparto tecnico, longevità e qualità generale ai massimi livelli, si diceva in apertura.

    Curiosità:

    La serie di pokèmon è giunta, al momento di scrivere, alla quinta generazione nella terra del Sol Levante ed il numero di mostri che oggi l’avventura offre supera lo spaventoso numero di seicento esemplari.

    Il fenomeno pokèmon ha dato origine a una serie sconfinata di cartoni animati, quattordici lungometraggi d’animazione e innumerevoli spin-off, senza voler tirare in ballo la mole opprimente di gadget, oggetti da casa e chi più ne ha più ne metta.

    Sparsi per il mondo, si tengono a ritmo sostenuto eventi pokè di vario genere, dove è possibile ottenere mostri esclusivi o oggetti sfuggenti.

    La serie di pokèmon è notoriamente una delle più ricche di bug, alcuni dei quali divenuti storici per la loro capacità di moltiplicare all’infinito gli strumenti (MissingNo è il più famoso in assoluto).

    Satoshi Tajiri, il geniale inventore della serie, è anche un entomologo ed è stata proprio la sua passione per gli insetti ad ispirare la creazione di Pokèmon.
     
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0 replies since 28/11/2011, 20:25   101 views
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